Conserving local goat breeds and traditional pastoralism in Southern France [Provence]
2005
Bertaglia, M. (Imperial College London (UK). Dept. of Agricultural Sciences, Applied Economics) | Mormont, M. (Liège Univ. (Belgium). Dept. de Science et Gestion de l'Environnement) | Trommetter, M. (Pierre-Mendès Univ. (France))
English. Extensive livestock productions are historically linked to local, traditional breeds. Both these production systems and traditional breeds have markedly declined or even disappeared in some areas, as a result of global trends toward intensification, specialisation and abandonment of marginal areas. More recently, interest in the preservation of livestock biodiversity has been revived. Concern over the livelihood of marginal rural areas and landscape management accompanies the political debate over rare breeds. Parallel to institutional activity, and in many cases as forerunners, social actors have undertaken actions to avoid both breed extinction and the loss of pastoralist traditions. In this paper, we present the findings of a qualitative survey of local goat husbandry in Southern France. Non-directive interviews of extension experts and breeders of two local goat breeds, the Rove and the Provencal, revealed a strong link between the breeders' perception of local breeds/pastoralism and their broader worldview. Most breeders are "back-to-the-landers". Their choice to raise local breeds in the pastoralist way is linked to a vision of society as a whole. Their account is interpreted as the will to resist to mainstream discourse and practice of rural development in marginal areas
Show more [+] Less [-]Italian. [Le produzioni zootecniche estensive sono storicamente legate alle razze tradizionali, locali. Sia questi sistemi produttivi, sia le razze tradizionali sono andate progressivamente declinando o sono addirittura scomparse in alcune aree, per effetto delle tendenze globali verso l'intensificazione, la specializzazione e l'abbandono delle aree marginali. Più recentemente, si è avuto un risveglio di interesse per la conservazione della biodiversità del bestiame. L'interesse per il sostegno delle aree marginali e la gestione del paesaggio si affianca al dibattito politico sulle razze rare. Parallelamente all'attività istituzionale, e in molti casi come precursori, gli attori sociali hanno intrapreso azioni per evitare sia l'estinzione delle razze, sia la perdita delle tradizioni pastorali. In questo contributo presentiamo i risultati di un'indagine qualitativa sull'allevamento locale delle capre nel Sud della Francia. Interviste non strutturate con esperti di divulgazione agricola e allevatori di due razze caprine locali, la Rove e la Provencal, hanno evidenziato un forte legame fra la percezione degli allevatori per le razze locali e il pastoralismo e la loro visione più complessiva del mondo. La maggior parte degli allevatori sono persone ritornate nell'ambito rurale. La loro scelta di allevare le razze locali con sistemi pastorali è legata a una visione della società nel suo complesso. La loro motivazione è interpretata come la volontà di resistere alla teoria e alla pratica correnti dello sviluppo rurale nelle aree marginali.]
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Bibliographic information
This bibliographic record has been provided by Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare