Quali-quantitative analysis of deadwood in unmanaged stand: Bosco Pennataro, Alto Molise [Italy]
2006
Marchetti, M. | Lombardi, F.
English. The protection of forests is not possible without the application of systemic sylviculture and biodiversity conservation. Also MCPFE recognized that deadwood has become more and more adopted as an indicator in the assessment of the biodiversity and naturalness of forest ecosystems. Its occurrence, in an appropriate proportion according to forest use, is fundamental to the maintenance of biological diversity and also to monitoring it. To define a forest as an old-growth forest, the question is how deadwood is important to identify different levels of old-growth forests, considering the scarce literature on this matter and the absence of a univocal definition of old-growth forest. This study is connected to the Bosco Pennataro management plan realization. Bosco Pennataro is located in a mountain area in Molise region. This area is interesting for the relation between Quercetalia pubescentis and Fagetalia sylvaticae. Deadwood was estimated in representative plots in two forests typologies: Cerreta mesofila and Faggeta bassomontana su calcari, connecting results to the evaluation of the presence of old-growth areas. Results show that deadwood can be a useful indicator to define the level of old-growth forests and also an instrument to understand the evolution phase of a forest. Bosco Pennataro is not a typical old-growth forest, specially if compared to other forests in Europe. However, Bosco Pennataro presents local interesting value situations in relation to the natural evolutionary dynamics and it is important that this area is allowed to evolve to old-growth level in reasonable times
Show more [+] Less [-]Italian. La salvaguardia delle foreste ha un punto focale nell'applicazione della selvicoltura sistemica e nella conservazione della biodiversità. Il legno morto viene espressamente citato e politicamente riconosciuto nella MCPFE tra gli indicatori adottati per la Gestione Forestale Sostenibile ed è un importante strumento per valutare e monitorare la biodiversità. Tra i parametri utili alla definizione della vetustà di un popolamento forestale, ci si interroga sul ruolo che può assumere il legno morto nell'individuazione del grado di vetustà, considerata l'assenza in letteratura di una chiara e univoca definizione di foresta vetusta, per l'elevata diversità riscontrabile, sia tra aree geografiche differenti, sia nell'ambito di una medesima area. Si riporta un caso studio connesso alla realizzazione del Piano di Gestione del Bosco Pennataro, area forestale montana di elevato valore naturalistico localizzata in Molise, già interessante per la definizione dei rapporti tra Quercetalia pubescentis e Fagetalia sylvaticae. Il legno morto è stato valutato quali-quantitativamente in aree rappresentative delle tipologie forestali più diffuse: Cerreta mesofila e Faggeta bassomontana su calcari, associando i risultati ottenuti a considerazioni sull'eventuale presenza di soprassuoli vetusti nell'area in questione. E' emerso come il legno morto possa essere un ottimo indicatore del grado di vetustà di un popolamento forestale, ma anche uno strumento per comprendere la fase evolutiva in cui si trova, rendendo visibili e interpretabili le caratteristiche ecologico-funzionali possedute in passato e la loro evoluzione nel tempo. Il Bosco Pennataro, pur non essendo considerabile un'area caratterizzata da una vetustà tipica, specialmente se raffrontato ad altre realtà forestali non solo nazionali, presenta situazioni locali di interessante valore in relazione alle dinamiche evolutive naturali ed è evidente come l'area sia candidata ad evolvere verso la vetustà in tempi ragionevoli
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