Effects of simulated rain on Pseudomonas syringae pv. tomato populations on tomato plants [Lycopersicon esculentum Mill.]
2006
Pietrarelli, L. | Balestra, G.M. | Varvaro, L.
English. A rain simulator was developed to study the effects of rain on biological and epidemiological aspects (distribution, epiphytic survival) of Pseudomonas syringae pv. tomato populations in the tomato canopy. Two different kinds of rain were simulated. Rain events, relative humidity, drip-irrigation and temperature were automatically controlled and monitored in a growth chamber. Simulated rainfall intensity varied with nozzle size, water pressure at the nozzle and height of the nozzle above the plot surface. Spray nozzles formed drops of 1.6 mm or 2.7 mm in diameter. Rain was simulated on tomato plants already colonized by P. s. pv. tomato (plants with speck symptoms where bacteria were inoculated 5 days before the rain event) and on plants not colonized by the pathogen (inoculated 3 h before the rain event). After each rain simulation, the horizontal and vertical distribution and epiphytic survival of P. s. pv. tomato were observed, for two weeks. Drops 2.7 mm in diameter were more effective in distributing bacteria over short distances and drops 1.6 mm in diameter more effective in long-distance distribution. Higher rain intensity reduced epiphytic survival of P. s. pv. tomato when the host-pathogen relation was precarious (non-colonized tomato plants), but, when the pathogen was already established (colonized plants), higher rain intensity increased bacterial growth
Show more [+] Less [-]Italian. [E' stato sviluppato un simulatore di pioggia per studiare gli effetti della precipitazione piovosa sugli aspetti biologici ed epidemiologici (distribuzione, sopravvivenza epifitica) di popolazioni di Pseudomonas syringae pv. tomato nella vegetazione del pomodoro. Sono stati simulati due tipi di pioggia. Gli eventi piovosi, l'umidità relativa, l'irrigazione a goccia e la temperatura erano regolati e controllati automaticamente in una cella climatica. L'intensità della precipitazione simulata variava in funzione della dimensione degli ugelli, della pressione dell'acqua a livello degli stessi e dell'altezza degli ugelli rispetto alla superficie di coltivazione. Gli ugelli formavano gocce di 1,6 e 2,7 mm di diametro. La pioggia è stata simulata su piante di pomodoro già colonizzate da P. s. pv. tomato (piante con sintomi di maculatura batterica, dove i batteri erano stati inoculati 5 giorni prima dell'evento piovoso) e su piante non colonizzate dal patogeno (inoculate 3 ore prima dell'evento piovoso). Dopo ogni simulazione di pioggia, sono state osservate, per 2 settimane, la distribuzione orizzontale e verticale e la sopravvivenza epifitica di P. s. pv. tomato. Le gocce di 2,7 mm di diametro erano più efficaci nel distribuire i batteri su distanze brevi, mentre quelle da 1,6 mm erano più efficaci nella distribuzione a lunga distanza. L'intensità più elevata della pioggia riduceva la sopravvivenza epifitica di P. s. pv. tomato quando la relazione ospite-patogeno era precaria (piante di pomodoro non colonizzate), ma, quando il patogeno era già insediato (piante colonizzate), l'intensità maggiore della pioggia aumentava la crescita batterica.]
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