Occurrence and management of Chickpea chlorotic dwarf virus in chickpea fields in Northern Sudan [Cicer arietinum L.]
2002
Hamed, A.A. (Agricultural Research Corporation (ARC) (Sudan). Hudeiba Research Station) | Makkouk, K.M. (International Center for Agricultural Research in the Dry Areas (ICARDA), Aleppo (Syria))
English. A field survey of chickpea for viruses was carried out in River Nile State, Northern Sudan, in the 1996-1997 and 1999-2000 growing seasons. A total of 42 fields (24 in the first season and 18 in the second) were visually inspected. The fields surveyed covered the main areas of chickpea production. On the basis of the main symptoms observed, stunting and yellowing, the range of virus incidence was 7-25% in the first season and 25-62% in the second. Tissue-blot immunoassay (TBIA) of 264 chickpea samples with symptoms, collected in 1996-2000, indicated that Chickpea chlorotic dwarf virus (CpCDV, family Geminiviridae) was the most common (72.7%). Field trials at Hudeiba Research Station, in Northern Sudan, in the 1999-2000 and 2000-2001 growing seasons, to evaluate the influence of cultivar, sowing date and irrigation interval on the natural spread of CpCDV in chickpea fields, revealed that virus incidence in Shendi was lower than that in ICCV-2, regardless of planting date. Delayed sowing reduced CpCDV incidence in the three growing seasons from 1999 to 2002. Virus incidence was also reduced by short irrigation intervals during the growing seasons 1999-2000 and 2001-2002. Therefore, the combined effect of partial resistance, delayed planting and irrigation at short intervals proved useful in chickpea stunt management in chickpea fields in Northern Sudan
Show more [+] Less [-]Italian. [E' stata effettuata un'indagine di campo sui virus del cece nello stato del Fiume Nilo, Sudan Settentrionale, nelle annate 1996-1997 e 1999-2000. E' stata effettuata un'ispezione in 42 appezzamenti (24 nella prima annata e 18 nella seconda). Gli appezzamenti ispezionati erano rappresentativi delle principali aree di coltivazione del cece. In base ai sintomi osservati, arresto della crescita e ingiallimento, l'intervallo dell'incidenza dei virus e' risultato del 7-25% nella prima annata e del 25-62% nella seconda. Il saggio immunologico tissue-blot (TBIA) di 264 campioni di cece con sintomi, raccolti dal 1996 al 2000, ha indicato che il Virus del nanismo clorotico del cece (CpCDV, famiglia Geminiviridae) era il piu' comune (72,7%). Prove di campo effettuate alla Stazione Sperimentale Hudeiba, nel Sudan Settentrionale, nelle annate 1999-2000 e 2000-2001, per valutare l'influenza della cultivar, della data di semina e dell'intervallo di irrigazione sulla diffusione naturale di CpCDV nei campi di cece, hanno evidenziato che l'incidenza del virus nella cv Shendi era inferiore rispetto a ICCV-2, indipendentemente dalla data di insediamento della coltura. Il ritardo della semina riduceva l'incidenza di CpCDV nelle tre annate dal 1999 al 2002. L'incidenza del virus e' risultata ridotta pure da intervalli brevi di irrigazione nelle stagioni vegetative 1999-2000 e 2001-2002. Percio', l'effetto combinato della resistenza parziale, del ritardo nella semina e dell'irrigazione a intervalli brevi si e' dimostrato utile per il controllo del nanismo del cece nelle colture del Sudan Settentrionale]
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