Cauliflower in Italy and in Basilicata. History and evolution [Brassica oleracea L. var. botrytis L.]
2003
Candido, V. | Miccolis, V. (Basilicata Univ., Potenza (Italy). Dipartimento di Produzione Vegetale) | Tummolo, N. (Seminis Italia s.r.l. Vegetable Seeds, Parma (Italy))
English. Cauliflower (Brassica oleracea L. var. botrytis L.) is one of the most important among vegetable crops grown in open field; its importance is due both to the economic aspects and to the human health effects, thanks to the presence of anti-tumoral substances. Its cultivation in Italy began at the end of 19th century, and in 1883 Italian cauliflowers were already exported in Germany. Nowadays, cauliflower is grown in a surface equal to 24,827 hectars, mostly concentrated (90% of total) in the regions of the Centre and South of Italy. Cauliflower landraces, mostly cultivated until the half of the sixties, were substituted by standard cultivars, made up of several seed companies; then, since 1975, hybrid (F1) cultivars were diffused. Now the 95% of cauliflower crops are transplanted using hybrid cultivars. In Basilicata, cauliflower cultivation was introduced by Apulian growers, first in Metapontum area, and then, at the end of the sixties, in Ofanto Valley, in the North-East area of the region, where it is now cultivated essentially for exportation
Show more [+] Less [-]Italian. Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis L.) e' uno degli ortaggi di pien'aria di grande interesse, sia per gli aspetti economici, sia per quelli salutistici. La coltivazione in Italia risale alla fine del XIX secolo e gia' nel 1883 la produzione era esportata in Germania. Attualmente il cavolfiore occupa una superficie di circa 25.000 ha, per il 90% concentrata nelle regioni centro-meridionali. Le popolazioni locali di cavolfiore, molto diffuse fino alla meta' degli anni '60, sono state sostituite gradualmente dalle cultivar standard costituite dalle ditte sementiere; a partire dal 1975 si sono diffuse le cultivar ibride (F1), che attualmente rappresentano il 95% delle coltivazioni di cavolfiore. Le cultivar ibride hanno permesso di aumentare le produzioni unitarie e di migliorare gli aspetti qualitativi della produzione in termini di uniformita' dei corimbi e contemporaneita' di maturazione. In Basilicata il cavolfiore e' stato introdotto dagli orticoltori pugliesi nel Mepontino, prima, e, successivamente, verso la fine degli anni '60, nella Valle dell'Ofanto, a Nord-Est della regione, dove attualmente e' coltivato principalmente per l'esportazione
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