Effect of extrusion, expansion and toasting on the nutritional value of peas, faba beans and lupins
2005
Masoero, F. (Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italy). Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione) | Pulimeno, A.M. (Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italy). Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione) | Rossi, F. (Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italy). Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione)
English. An assessment was made of the effect that different treatments (toasting, expansion, extrusion) have on the nutritional value of protein plants (pea, faba bean, lupin). In a randomized block design, feeds were screened for enzymatic digestibility of starch and protein, N solubility and in vitro protein degradability. Expansion and extrusion caused increased starch enzymatic degradability, while toasting produced virtually no effects. In peas this value increased from 11.80% in meal to 39.70% in the extruded product; 85.37% is the percentage for the expanded product, while 10.90% is the starch digestibility value for toasted peas. In faba beans the extrusion process increased starch digestibility from 11.39% to 85.05%, while in extruded lupins a complete starch hydrolysis was obtained, while in the meal the polysaccharide digestion was 54.48%. The expansion and extrusion processes significantly decreased rumen degradability during the first 8 hours of incubation. Toasted peas had lower degradability if compared to controls, but not with the other treatments. The only potentially alternative source to soybean is the extruded faba bean. In spite of its lower protein content, this feed is characterized by a considerably lower in vitro protein degradability than soybean. This implies that the digestible food protein content is comparable (124.90 g/kg DM) to that of soybean (109.78 g/kg DM) and definitely higher than that of all other protein plants
Show more [+] Less [-]Italian. E´ stato valutato l´effetto che diversi trattamenti (tostatura, espansione, estrusione) hanno sul valore nutritivo di proteaginose (pisello, favino, lupino). I parametri misurati sono stati la solubilità dell´N, la digeribilità in vitro dell´amido, la degradabilità ruminale e la digeribilità proteica in vitro; il modello sperimentale adottato è stato quello del blocco randomizzato. L´espansione e l´estrusione determinano un aumento nella degradabilità enzimatica dell´amido, mentre sostanzialmente nullo è l´effetto della tostatura. Nel pisello questo parametro passa da 11,80% per la farina a 39,70 % per l´estruso; 85,37 % è il dato riferito all´espanso, mentre 10,90 % è il valore di digeribilità dell´amido nel pisello tostato. Per il favino il processo di estrusione porta la digeribilità dell´amido da 11,39% a 85,05%, mentre nel lupino estruso si ottiene una idrolisi totale del polisaccaride in confronto al valore di 54,48% per la farina. I trattamenti di espansione ed estrusione riducono significativamente la degradabilità ruminale nelle prime 8 ore d incubazione. Il pisello tostato ha una degradabilità inferiore rispetto al controllo, ma non agli altri trattamenti. Rispetto alla soia, l´unica fonte potenzialmente alternativa è il favino sottoposto ad estrusione; infatti, pur avendo un minor titolo proteico, questo alimento si caratterizza per una degradabilità proteica in vitro notevolmente più bassa di quella della soia. Questo porta a un contenuto in proteina digeribile intestinale comparabile (124,90 g/kg SS) a quello della soia (109,78 g/kg SS) e decisamente superiore rispetto a tutte le altre proteaginose
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