Recovery and protection of Italian citrus germplasm
2005
Rosa, G. La (Catania Univ. (Italy). Dipartimento di Ortofloroarboricoltura e Tecnologie Agroalimentari) | Reforgiato Recupero, G. (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA) - Istituto Sperimentale per l´Agrumicoltura, Acireale, Catania (Italy)) | Nicolosi, E. (Catania Univ. (Italy). Dipartimento di Ortofloroarboricoltura e Tecnologie Agroalimentari) | Russo, G. (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA) - Istituto Sperimentale per l´Agrumicoltura, Acireale, Catania (Italy)) | Continella, G. (Catania Univ. (Italy). Dipartimento di Ortofloroarboricoltura e Tecnologie Agroalimentari)
English. According to literature, citron (Citrus medica L.) was the first citrus, introduced in Italy since the 3rd century B.C.. Sour orange (C. aurantium L.) was introduced between the 10th and the 11th century by Arabs and Crusaders, whereas sweet orange (C. sinensis Osbeck) came three or four centuries afterwards. Lemon [C. limon (L.) Burm. f.], yet known by the Romans, was more widely spread during the 12th century by the Arabs. Mandarin (C. deliciosa Ten.) arrived from Malta in the Botanic Garden of Palermo in 1810. Seed propagation contributed to increase the genetic variability (despite nucellar embriony), together with the isolation of improved mutations. The varietal dynamism led to the loss of several accessions or to their confinement to neglected citriculture areas. A recent ornamental aim is promoting the spread of some genotypes. In the present communication we briefly refer about 26 genotypes only sporadically cultivated in commercial groves, or grown for ornamental use, or interesting for historical reasons because of the description in ancient citrologists manuscripts. Their use as gene pool for genetic improvement is a further element of interest for germplasm conservation and valorization
Show more [+] Less [-]Italian. Secondo la letteratura, il cedro (Citrus medica L.) è stato il primo agrume, introdotto in Italia da terzo secolo A.C.. L´arancio amaro (C. aurantium L.) è stato introdotto fra il decimo e l´undicesimo secolo dagli Arabi e dai Crociati, mentre l´arancio dolce (C. Sinensis Osbeck) è giunto tre o quattro secoli dopo. Il limone [C. limon (L.) Burm. f.], già conosciuto dai Romani, è stato diffuso maggiormente dagli Arabi nel corso del dodicesimo secolo. Il mandarino (C. deliciosa Ten.) è arrivato da Malta nell´Orto Botanico di Palermo nel 1810. La libera riproduzione, nonostante l´embrionia nucellare, nel tempo ha contribuito ad aumentare la variabilità genetica così come le mutazioni, che, quando presentavano caratteristiche favorevoli, erano isolate e diffuse. Il dinamismo varietale, però, ha determinato la perdita di molte accessioni o le ha relegate in aree di antica agrumicoltura. Nella presente comunicazione si riferisce brevemente di 26 genotipi a rischio di estinzione; si tratta di materiale genetico che ormai non viene impiegato negli impianti commerciali oppure di agrumi particolari che, pur non essendo mai stati diffusi in coltura, presentano un interesse storico in quanto descritti e raffigurati nei manoscritti degli antichi citrologi. Il loro impiego come fonti di geni da utilizzare nel miglioramento genetico è un ulteriore elemento di interesse per la loro conservazione e valorizzazione
Show more [+] Less [-]AGROVOC Keywords
Bibliographic information
This bibliographic record has been provided by Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare