Agrobiodiversity in vegetable cropping: aspects and needs
2006
Malfa, G. La | Bianco, V.V.
English. The paper concerns the most important aspects of biodiversity in relation to needs and to objectives of the vegetable industry. As a consequence, these aspects change according to growing methods, agro-system typologies, botanical varieties and groups and, of course, cultivars. The cultivars available in 25 European Countries are over 12,000 and belong to 45 crops. The majority of cultivars are hybrid. Nevertheless, despite this richness, new biodiversity is required with the aim to produce new vegetables, to obtain products with a better quality, to produce more easily crops out of season, to grow plants more tolerant to biotic and abiotic stress, to realise more sustainable growing methods, to offer special crops (i.e. mini-vegetable), to support the new demand from consumers. The opportunities for increasing biodiversity are briefly presented, outlining the role of wild plants, of old cultivars grown in kitchen gardens and of less important crops, as the ones of peri-urban cropping systems. The creation of new cultivars or new crops by applying biotechnological methods and the valorisation of crops introduced from abroad are very important. Opportunities and constraints of different strategies are summarized also for the aspects related to germplasm availability. The foreseen scenario of vegetable industry for tomorrow would take advantage by increasing biodiversity. It is a necessary tool to meet requirements in terms of new products, to improve standard quality, to realize more sustainable crop systems for agronomical, environmental, economic and social aspects
Show more [+] Less [-]Italian. Vengono presentati gli aspetti più significativi dell'agrobiodiversità del settore orticolo, che è uno dei più ricchi di articolazioni a livello di indirizzi, di agrosistemi, di specie e, soprattutto, di gruppi varietali e di cultivar. Le specie utilizzate in tutto il mondo sono diverse centinaia, cui sono da aggiungere quelle appartenenti anche a taxa diversi dalle Angiosperme, coltivate in particolari ambienti. Vi sono poi le ancor più numerose specie della flora spontanea, dalle quali si prelevano, attraverso la raccolta, prodotti di interesse alimentare o anche condimentario o medicinale. A livello dei Paesi aderenti alla UE, il Catalogo Ufficiale nella sua ultima edizione del 2003 registra, per le circa 45 colture prese in considerazione, oltre 12.000 cultivar, delle quali il 55% sono ibride. L'Italia partecipa con 38 colture e con poco meno di 1.400 cultivar, di cui il 40% ibride. Malgrado questo ricco patrimonio, emergono con continuità esigenze di nuova biodiversità, che vengono ricondotte a motivazioni riguardanti le richieste da parte dei consumatori di nuovi prodotti e con standard di qualità più adeguati alle abitudini alimentari e agli stili di vita. Tali esigenze vengono discusse in rapporto alle cause che le determinano, nonché alla possibilità di darvi riscontro attraverso l'innovazione di prodotto ed, eventualmente, di processo, in collegamento con la individuazione e la valorizzazione di nuove espressioni di biodiversità
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