Recovery of cherry germplasm in Etna district and preliminary results on genetic characterization [Prunus avium L.; Sicily]
2006
Continella, A. | Catalano, M. | Malfa, S. La | Casas, G. Las | Caruso, M. | Continella, G.
English. The rich cherry germplasm escaped to the genetic erosion and not included in the recent Catalogo of Germoplasma Frutticolo in Italy has been considered in the framework of Progetto Frutticoltura Etnea and localized and characterized by means of the major pomological parameters, assessed also on some recently introduced varieties. Out of more than 20 accessions characterized in the oriental side of Etna, of which 2 never before described, including widespread cultivars (Ciliegia di don Antoni) until the ones present with few trees (Gabbaladri), 9 were chosen, which, together with 4 other introduced ones, were characterized by means of molecular analysis with RAPD technique. Such preliminary research allowed to obtain a set of markers that allowed to identify the analyzed accessions, to distinguish the native cultivars from the introduced ones and to find some indications on the genealogy of Ciliegia di don Antoni, obtained beyond one century ago as a seedling and that became, in the last thirty years, the most diffused cultivar in Etna district
Show more [+] Less [-]Italian. Il ricco germoplasma cerasicolo etneo sfuggito all'erosione genetica e non compreso nel recente Catalogo del Germoplasma Frutticolo in Italia è stato preso in considerazione nell'ambito del Progetto Frutticoltura Etnea e fatto oggetto, per un biennio, di reperimento e di caratterizzazione, rilevandone i principali parametri pomologici e analitici, che sono stati accertati anche su alcune recenti introduzioni alloctone. Delle oltre 20 accessioni individuate nel versante orientale dell'Etna, di cui 2 mai prima segnalate, che vanno da cultivar di ampia diffusione (Ciliegia di don Antoni) fino a entità presenti con pochi esemplari (Gabbaladri), ne sono state prescelte 9 su cui, insieme con altre 4 cultivar introdotte, è stata eseguita la caratterizzazione mediante analisi biomolecolare con la tecnica RAPD. Tale primo approccio ha permesso di ottenere un set di marcatori che hanno consentito di identificare le accessioni analizzate, di distinguere le cultivar autoctone da quelle alloctone e di avere indicazioni sulla genealogia della Ciliegia di don Antoni, insorta oltre un secolo fa come semenzale di fortuna e diventata rapidamente, nell'ultimo trentennio, la cultivar più diffusa nel comprensorio considerato
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This bibliographic record has been provided by Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare