Analysis of Pseudomonas syringae populations and identification of strains as potential biocontrol agents
2006
Cirvilleri, G. | Bonaccorsi, A. | Scuderi, G.
English. Fifty six strains of P. syringae, isolated from different hosts, were classified into two distinct groups (A and B) based on their in vitro antagonistic activity. Group A inhibited plant and human pathogenic fungi and bacteria. The second group (B) inhibited only B. megaterium, L. monocytogenes and P. syringae. Only strains of group A were moderately to highly pathogenic on lemon, orange and mandarin fruit. All strains of groups A and B were pathogenic on bean pods. No strain was pathogenic on grapes and apples. NAGase, beta-glucosidase, cellobiohydrolase, cellulase and protease were detected in culture filtrates of the most part of the strains, while chitinase and glucanase activities were almost undetectable, thus suggesting lack of correlation between antagonistic activity and production of hydrolytic enzymes. Several strains belonging to groups A and B were effective against P. digitatum and P. expansum on citrus and apple fruits. All P. syringae strains showed the presence of syrB gene, so the antagonistic activity was not only correlated with the ability to produce toxic lipodepsipeptides. Molecular characterization of the P. syringae strains with ARDRA, ERIC-PCR and AFLP showed different levels of polymorphism and allowed the clustering of the strains in distinct groups. The study ascertained a correlation between groups delineated on the basis of antagonistic activity in vitro and groups delineated on the basis of genomic fingerprints. AFLP analysis also produced characteristic profiles for each strain useful for risk assessment, monitoring and identification of released antagonistic strains
Show more [+] Less [-]Italian. [Cinquantasei ceppi di P. syringae, isolati da ospiti diversi, sono stati classificati in due gruppi (A e B) in base alla loro attività antagonistica in vitro. Il gruppo A inibiva i funghi e i batteri patogeni per le piante e l'uomo. Il secondo gruppo (B) inibiva solamente B. megaterium, L. monocytogenes e P. syringae. Solo ceppi del gruppo A erano patogeni, in misura da moderata ad alta, sui frutti di limone, arancio e mandarino. Tutti i ceppi dei gruppi A e B erano patogeni sui legumi di fagiolo. Nessun ceppo è risultato patogeno su uva e mele. In filtrati di coltura della maggior parte dei ceppi sono stati riscontrati NAGasi, beta-glucosidasi, cellobioidrolasi, cellulasi e proteasi, mentre non era praticamente evidenziabile l'attività di chitinasi e glucanasi, facendo ipotizzare una mancanza di correlazione fra attività antagonistica e produzione di enzimi idrolitici. Numerosi ceppi appartenenti ai gruppi A e B sono risultati efficaci nei confronti di P. digitatum e P. expansum su frutti di agrumi e melo. Tutti i ceppi di P. syringae hanno evidenziato la presenza del gene syrB, per cui l'attività antagonistica non era correlata solo con la capacità di produrre lipodepsipeptidi tossici. L'assenza di patogenicità di alcuni ceppi su diverse matrici vegetali e l'efficacia nel contenimento di patogeni agenti di marciumi in postraccolta consentono di prevedere futuri sviluppi applicativi. L'analisi genomica tramite ARDRA, ERIC-PCR e AFLP ha evidenziato un considerevole polimorfismo e delineato gruppi omogenei, nel complesso coincidenti con quelli ottenuti con la caratterizzazione biologica. L'analisi AFLP ha prodotto profili elettroforetici caratteristici per ciascun ceppo, utili ai fini della tracciabilità dopo il loro rilascio.]
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