Partial characterization of a closterovirus associated with a chlorotic mottling of fig [Ficus carica L.; Apulia]
2006
Elbeaino, T. | Digiaro, M. | Stradis, A. De | Martelli, G.P.
English. A double-stranded RNA (dsRNA) ca. 19 Kbp in size was obtained from tissue extracts of a fig plant (Ficus carica) with chlorotic mottling and vein clearing of the leaves. Leaf dips showed the presence of filamentous closterovirus-like particles with distinct cross banding and a length of about 1,800 nm. No virus was recovered by mechanical inoculation to herbaceous hosts. However, virus aggregates were plentiful in thin-sectioned companion cells and differentiating sieve tubes of symptomatic leaves. Using denatured dsRNA preparations as template, a 620 bp cDNA fragment was amplified by RT-PCR using degenerate primers designed on the phosphate motifs 1 and 2 of the heat shock-protein 70 homologue (HSP70h) of members of the family Closteroviridae. Computer-assisted analysis of the sequenced 620 bp fragment showed it to be part of a closteroviral HSP70h gene having identity at the amino acid level with the comparable gene of different closteroviral species ranging from 34 to 48. In a phylogenetic tree constructed with the amino acid sequences of part of the HSP70h of several members of the family Closteroviridae, the fig virus grouped with species of the genus Closterovirus. RT-PCR with specific primers designed on the HSP70h sequence detected the virus in 36 of 57 field-grown trees, most of which had mosaic symptoms. The present results show that fig hosts a putative closterovirus species for which the name of Fig leaf mottle-associated virus (FLMaV) is proposed
Show more [+] Less [-]Italian. [E' stato ottenuto un RNA (dsRNA) di ca. 19 Kbp da estratti di tessuti di una pianta di fico (Ficus carica) che presentava maculature clorotiche e ingiallimento delle nervature delle foglie. Gli estratti delle foglie evidenziavano la presenza di particelle filamentose simili ai Closterovirus con rigature incrociate distinte e lunghezza di circa 1.800 nm. Non sono stati ritrovati virus a seguito di inoculazione meccanica a ospiti erbacei. Tuttavia, si riscontrava la presenza abbondante di aggregati virali nelle cellule compagne e nei tubi cribrosi in corso di differenziazione delle foglie sintomatiche. Utilizzando preparazioni di dsRNA denaturato come modello, è stato amplificato, mediante RT-PCR, un frammento di 620 bp di cDNA utilizzando primer degenerati elaborati sui motif fosfatici 1 e 2 dell'omologo della proteina da shock termico 70 (HSP70h) dei membri della famiglia Closteroviridae. L'analisi assistita da elaboratore del frammento di 620 bp sequenziato ha evidenziato che lo stesso è parte di un gene dell'HSP70h closterovirale, con un'identità, a livello aminoacidico, con il gene confrontabile di diverse specie di Closterovirus, variabile dal 34 al 48. In un albero filogenetico costruito con le sequenze aminoacidiche di parte dell'HSP70h di numerosi membri della famiglia Closteroviridae, il virus del fico si raggruppava con le specie del genere Closterovirus. Mediante la RT-PCR con primer specifici sviluppati sulla sequenza dell'HSP70h, è stato possibile diagnosticare il virus in 36 di 57 piante in campo, la maggior parte delle quali presentava sintomi di mosaico. Questi risultati dimostrano che il ficus ospita una specie putativa di Closterovirus, per la quale viene proposto il nome di Virus associato alla maculatura delle foglie di fico (FLMaV).]
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