Formic acid in varroatosis control [Apis mellifera]
1997
Piro, R. | Capolongo, F. | Baggio, A. | Mutinelli, F. | Schivo, A. (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Padua (Italy)) | Sabatini, A.G. | Colombo, R. | Marcazzan, G.L. | Massi, S. | Nanetti, A. (Istituto Nazionale di Apicoltura, Bologna (Italy))
English. FA (formic acid) content, pH and free acidity have been analyzed in honey samples taken from beehives treated with FA or artificially added. In both cases FA content has been determined by enzymatic method. Further honey samples added with known amounts of FA have undergone sensorial analysis to establish the threshold of FA detection. The administration of FA according to different protocols has always caused its accumulation in both super and nest honey. Enzymatic determination of FA in honey samples revealed its tendency to persist at the concentration detected after the end of the treatment. Similar results have been obtained also with honey samples artificially added with FA. Super honey examined the following spring showed FA content similar to that preceding its administration. Honey pH, free acidity as well as organopleptic characteristics can be influenced by FA administration. According to the results of the present study and the existing literature, the administration of FA in the control of varroatosis can be performed without any risk for the honey, provided that the absence of super is guaranteed
Show more [+] Less [-]Italian. Per capire la persistenza e l'accumulo dell'acido formico (AF) nel miele sono stati analizzati sia campioni addizionati in laboratorio che campioni prelevati da alveari trattati (prima e dopo il trattamento). Assieme al contenuto di AF sono stati monitorati anche acidita' libera e pH. In entrambi i casi la determinazionee di AF e' stata eseguita con metodo enzimatico. Inoltre, in altri campioni di miele addizionato con AF e' stata valutata anche la soglia di rilevabilita' sensoriale. Le diverse modalita' di somministrazione di AF hanno sempre determinato un suo accumulo nel miele. L'analisi del contenuto di questo acido organico in funzione del tempo sia in campioni prelevati da alveari trattati che in campioni addizionati in laboratorio ha evidenziato la tendenza di quest'acido a persistere su valori rilevati alla fine del trattamento. Miele da melario prelevato nella primavera successiva ha fatto invece registrare concentrazioni di AF vicine a quelle precedenti il trattamento. E' stata dimostrata inoltre la capacita' dell'AF di influenzare il pH e l'acidita' del miele, come pure le sue caratteristiche organolettiche. Sulla base dei risultati ottenuti e della bibliografia esistente si ritiene possibile utilizzare AF nel controllo della varroasi senza rischi per il miele, purche' i trattamenti vengano eseguiti in assenza di melario
Show more [+] Less [-]AGROVOC Keywords
Bibliographic information
This bibliographic record has been provided by Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare