Quality factors impacting processing of maize dent hybrids [Zea mays - Nebraska]
1997
Shandera, D.L. | Jackson, D.S. (Nebraska Univ., Lincoln (USA). Dept. of Food Science and Technology) | Johnson, B.E. (Nebraska Univ., Lincoln (USA). Dept. of Agronomy)
English. Kernel hardness tests, test weight, seed size, ad proximate composition test varied in their ability to predict dent maize (Zea mays L.) hybrids' alkaline processing, dry milling and wet milling performance. Quality and processing tests varied among the eight yellow, dent maize hybrids and across five growing locations in Nebraska, USA. Dry milling performance was best predicted by kernel specific density and hardness measurements, especially the tangential abrasive dehulling device (TADD). Hardness tests were significantly impacted by kernel density, protein and lipid contents, but not by total starch content. Wet milling yields were not highly predicted by any one test (r0.5); however, wet milling and alkaline processing performance correlated with hardness measures, kernel density, and percent floaters. Neither kernel total starch or initial moisture content significantly correlated with wet milled starch yields. Lipid content correlated with steeped kernel moisture adsorption. Percent moisture adsorbed during alkaline processing correlated with nixtamal texture, but adsorption during wet milled steeping did not influence steeped kernel texture. Breakage susceptibility was a good test for predicting alkaline cooking dry matter loss. Ease of pericarp removal was not related to any of the tests. Principle component analysis grouped kernel tests explaining kernel traits relevant to explain processing variability. Both hybrid and environmental factors affected most measured traits
Show more [+] Less [-]Italian. [I test di durezza della cariosside, di peso e dimensioni dei semi e di composizione centesimale presentavano una notevole variabilita' nella previsione del comportamento al trattamento alcalino e alla macinazione a secco e a umido di ibridi di mais dentato (Zea mays L.). I test di qualita' e di trasformazione variavano nell'ambito di otto ibridi di mais giallo dentato e fra cinque localita' di coltivazione, in Nebraska, Stati Uniti. Il comportamento alla macinazione a secco era valutato al meglio mediante la densita' specifica della cariosside e le misure di durezza, specialmente quelle effettuate con un'apparecchiatura decorticatrice abrasiva tangenziale (TADD). I test di durezza coincidevano significativamente con la densita' e il contenuto di proteine e lipidi, ma non con quello di amidi totali. Nessun test consentiva di prevedere con approssimazione elevata la resa alla macinazione a umido (r0.5); comunque, le prestazioni alla molitura a umido e al trattamento alcalino erano correlate con le misure di durezza, la densita' della cariosside e la percentuale di cariossidi galleggianti. Il contenuto totale di amido della cariosside o la percentuale di umidita' iniziale non erano correlati significativamente con la produzione di amido tramite macinazione a umido. Il contenuto di lipidi era correlato con l'assorbimento di umidita' delle cariossidi macerate. La percentuale di umidita' assorbita durante il trattamento alcalino era correlata con la tessitura della massa, ma l'assorbimento durante la macerazione per la macinazione a umido non influenzava la tessitura della cariosside macerata. La suscettibilita' alla rottura era un buon test per prevedere la perdita di sostanza organica nella cottura in ambiente alcalino. La facilita' di rimozione del pericarpo non era correlata con alcuno dei test. L'analisi dei componenti principali consentiva di raggruppare i test sulla cariosside chiarendo i caratteri della cariosside rilevanti per spiegare la variabilita' nella trasformazione. Ambedue gli ibridi e i fattori ambientali influenzavano la maggior parte dei caratteri misurati]
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