[Non destructive determination of soluble solids by NIR [near Infrared] reflectance. Experiences on apples [Netherlands]]
1997
Ventura, M. (Bologna Univ. (Italy). Dipartimento di Colture Arboree) | Jager, A. de (Fruit Research Station, Wilhelminadorp (Netherlands))
English. The viability of a NIR method based on a fibre-optic portable spectrometer was tested to determine non-destructively soluble solids in apples. Apples of cvs. Golden Delicious and Jonagold were measured after five months storage and randomly assigned to a calibration data set and a prediction data set. The calibration data set was used to select the wavelenghts best correlated to deg Brix and to fit a multiple linear regression (MLR) equation that was applied to calculate the Brix value as the prediction data set. Note that the calibration set of apples must be strictly related to the prediction set (variety, growing conditions). The best R* (2) (0.78) was found with the first derivate of log(1/R), yielding SEC = 0.73, SEP = 0.78 and bias = 0.2 deg Brix. This NIR method seems reliable in determining soluble solids content non-destructively and could prove suitable for use in the orchard
Show more [+] Less [-]Italian. Nella presente ricerca e' stata valutata la possibilita' di utilizzare uno spettrometro portatile, in grado di misurare la riflettanza nella regione dell'infrarosso vicino (Near Infra-Red = NIR), ai fini della determinazione non distruttiva del residuo secco rifrattometrico (RSR) delle mele. La misura dello spettro di assorbanza nella regione NIR e del RSR sui frutti della Golden Delicious e Jonagold, dopo conservazione frigorifera di 5 mesi, ha permesso di correlare il RSR con la derivata prima dell'assorbanza e di calcolare un modello matematico (calibrazione) basato sulla regressione multipla lineare fra le due serie di valori. Il modello utilizza 4 lunghezze d'onda, due delle quali correlate al contenuto in zuccheri e una al contenuto in acqua. Utilizzando tale modello per predire i gradi Brix dai soli valori NIR su un gruppo indipendente di dati, e' stato ottenuto un errore, sulla singola misura, di +- 1.6 gradi Brix, mentre sull'insieme dei dati la differenza tra la media dei gradi Brix rifrattometrici e quella dei gradi Brix NIR e' risultata molto bassa (0.2 gradi Brix). La metodologia pertanto sembra valida qualora si consideri un campione di frutti abbastanza largo. Lo spettrometro e' risultato sufficientemente affidabile ed e' proponibile il suo impiego anche in pieno campo. Ulteriori ricerche sono comunque necessarie per definire l'influenza dei fattori genetici, ambientali e colturali sulla calibratura dello strumento
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