Pathogenicity of Phaeoacremonium aleophilum and Phaeomoniella chlamydospora on grape berries in California [Vitis vinifera L.]

anglais. Injured and non-injured grape berries were inoculated with spore suspension of Phaeomoniella chlamydospora or Phaeoacremonium aleophilum under field (intact berries) and laboratory (detached berries) conditions. In one test, berries were injured by pricking the skin with a syringe needle to a depth of approximately 1.5 mm. Brown to purple lesions appeared 5 to 7 days after inoculation in both the injured intact and detached berries. Lesions on these berries were larger when inoculated earlier in the season, indicating that young, immature berries are more susceptible to infection than mature berries. In another test, berries were injured by rubbing the skin with carborundum dust using a cotton-tipped applicator. Esca-like lesions developed in 4 to 5 days after inoculation of detached, but not of intact berries. Occasional infection of non-injured berries occurred which appeared as small dots to pin-head size lesions around the lenticels. Scanning electron microscopy observations of these lesions showed abundant hyphal growth on the surface with apparent penetration through lenticels; however, fungal structures were not detected with certainty beneath the lenticels or intact cuticle. In both tests, the fungi were re-isolated from the advancing margin of the lesions

italien. [Acini di uva danneggiati e non danneggiati sono stati inoculati con una sospensione di spore di Phaeomoniella chlamydospora o Phaeoacremonium aleophilum in condizioni di campo (acini intatti) e di laboratorio (acini staccati). In un esperimento le bacche sono state danneggiate pungendo l´epidermide con un ago da siringa alla profondità approssimativa di 1,5 mm. Da 5 a 7 giorni dopo l´inoculazione si riscontrava la comparsa di lesioni violacee sugli acini danneggiati, sia intatti, sia staccati. Le lesioni risultavano più ampie quando l´inoculazione era precoce, il che indica che le bacche giovani, acerbe, sono più suscettibili all´infezione rispetto a quelle mature. In un´altra prova le bacche sono state danneggiate strofinando l´epidermide con polvere di carborundum utilizzando un applicatore con l´estremità coperta di cotone. Le lesioni tipiche del mal dell´esca si sono sviluppate da 4 a 5 giorni dopo l´inoculazione sulle bacche staccate, ma non su quelle intatte. E´ stata osservata un´infezione occasionale delle bacche non danneggiate, che si manifestava sotto forma di piccole macchie delle dimensioni di una capocchia di spillo intorno alle lenticelle. Osservazioni di queste lesioni effettuate al microscopio elettronico a scansione hanno consentito di evidenziare un´abbondante crescita di ife sulla superficie con penetrazione apparente tramite le lenticelle; tuttavia, non sono state identificate con certezza, sotto le lenticelle o la cuticola intatta, strutture fungine. In ambedue gli esperimenti, i funghi sono stati reisolati dal margine avanzante delle lesioni.]