Control of toxigenic fungi in grapevine [Vitis vinifera L.]
2004
Battilani, P. (Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italy). Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale); Pietri, A. (Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italy). Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione); Mulè, G. (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bari (Italy). Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari)
英语. In 1996, a mycotoxin, ochratoxin A (OTA), was detected in wine. Several papers published on this subject underlined the true risk of OTA intake. OTA is produced in vineyard; Aspergillus section Nigri includes key fungi and, among these, the main role is played by A. carbonarius. Fungi colonise berries starting from setting, but their incidence increases between early veraison and ripening. Fungi are not necessarily related to toxin presence because several factors can influence its production, especially geographic area. In some areas OTA is not a problem; where the risk of OTA presence exists, meteorological conditions exert the main effect, but also grape varieties and fungicides can influence the final level of toxin. Different meteorological conditions through the years show differences in OTA content of bunches; rain between early veraison and ripening seem favourable for OTA synthesis. An integrated approach to produce grapes with a minimum OTA content has to be based on the definition of risk areas, on the elaboration of models able to predict A. carbonarius development, on vineyard monitoring aimed at checking status of bunches and presence of fungi
显示更多 [+] 显示较少 [-]意大利语. Nel 1996 è stata rilevata la presenza di una micotossina, l'ocratossina A (OTA), nel vino. Numerosi lavori pubblicati sull'argomento evidenziano il reale rischio di assunzione di OTA tramite questa bevanda. Il problema ha origine nel vigneto; Aspergillus sezione Nigri comprende i funghi chiave e, tra questi, un ruolo primario è svolto da A. carbonarius. I funghi sono presenti sui grappoli già dall'allegagione, ma l'incidenza di bacche colonizzate è maggiore tra invaiatura e maturazione. La presenza dei funghi non è necessariamente associata a quella della tossina. A questo riguardo, l'area geografica del vigneto è determinante. Possono essere individuate aree in cui l'OTA non è un problema; nelle aree in cui il rischio di presenza della tossina esiste, il livello di rischio è influenzato in primo luogo dall'andamento meteorologico. Le varietà e i fungicidi impiegati possono influenzare la contaminazione. Uno schema di produzione integrata per l'ottenimento di uva con il minimo contenuto di OTA si deve basare sulla definizione delle aree a rischio, sullo sviluppo di modelli previsionali per lo sviluppo di A. carbonarius, su verifiche in campo per lo stato sanitario dei grappoli e per la presenza dei funghi
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