Detection of latent infections of Ralstonia solanacearum biovar 2, race 3 in tomato crops [Lycopersicon esculentum Mill.; Veneto]
2005
Stefani, E. (Modena and Reggio Emilia Univ. (Italy). Dipartimento di Scienze Agrarie) | Giosuè, S. (Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italy). Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale) | Mazzucchi, U. (Bologna Univ. (Italy). Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali)
英语. A protocol was set up to detect latent infections of Ralstonia solanacearum biovar 2, race 3 in field tomatoes. For two growing seasons, healthy tomato plants were inoculated with a virulent strain and monitored between 7 and 55 days. Final extracts used for direct isolation on Kelman´s medium and for indirect immunofluorescence staining were prepared from 1 cm segments collected from the base of the lowest side shoots. Reisolations were identified by colony morphology, PCR, IFAS and pathogenicity tests on tomato plantlets. Reisolation was successful from 18 days onwards, with a frequency that constantly increased in the following weeks. Samples prepared by mixing one latently infected segment with increasing numbers of healthy segments revealed a sensitivity threshold of 1:999. This non-destructive protocol was shown to be appropriate for monitoring in the open field
显示更多 [+] 显示较少 [-]意大利语. E´ stato messo a punto un protocollo per diagnosticare le infezioni latenti di Ralstonia solanacearum biovar 2, razza 3 nel pomodoro in pieno campo. Per due annate di coltivazione, piante sane di pomodoro sono state inoculate con un ceppo virulento e sono state controllate fra 7 e 55 giorni. Sono stati preparati estratti finali, utilizzati per l´isolamento diretto su terreno di Kelman e per la colorazione in immunofluorescenza indiretta a partire da segmenti di 1 cm prelevati dalla base dei germogli della parte inferiore. I reisolamenti sono stati identificati tramite morfologia delle colonie, PCR, IFAS e test di patogenicità su piantine di pomodoro. Il reisolamento ha avuto successo da 18 giorni in avanti, con una frequenza che aumentava costantemente nelle settimane successive. Campioni preparati miscelando un segmento caratterizzato da infezione latente con numeri crescenti di segmenti sani hanno mostrato una soglia di sensibilità di 1:999. Questo protocollo non distruttivo si è dimostrato appropriato per il monitoraggio in pieno campo.]
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