Horse chestnut tree injection treatments against Cameraria ohridella and Guignardia aesculi [Aesculus hippocastanum L.; Emilia-Romagna]
2004
Santi, F. (Bologna Univ. (Italy). Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali) | Dallavalle, E. (Bologna Univ. (Italy). Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare) | Maini, S. (Bologna Univ. (Italy). Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali) | Zechini D'Aulerio, A. (Bologna Univ. (Italy). Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare)
英语. Treatments in urban areas to control the horse chestnut leaf miner by means of trunk injections are frequently suggested and carried out. To evaluate the efficacy of this technique, two-year trials were conducted. The active ingredients imidacloprid and abamectin were compared. Furthermore, we examined the possibility to control Guignardia aesculi adding the fungicide thiabendazole. Both insecticides were able to control Cameraria ohridella larvae. Abamectin was dislocated in the plant faster than imidacloprid and showed higher persistence in control up to the second year after the injection. The efficacy of the fungicide on G. aesculi control was not clearly demonstrated. Most of the injection wounds of any treatment kind were healed by the plants the following year in October
显示更多 [+] 显示较少 [-]意大利语. I trattamenti nelle aree urbane per il controllo di Cameraria ohridella con l'endoterapia sono sempre più spesso consigliati e praticati. Per valutare l'efficacia di tali interventi, è stata allestita una prova biennale utilizzando due principi attivi registrati in Italia per iniezioni ai tronchi: imidacloprid e abamectina. E' stato inoltre saggiato il controllo simultaneo di Guignardia aesculi con tiabendazolo. Entrambi gli insetticidi hanno mostrato efficacia contro le larve minatrici. Abamectina ha evidenziato una traslocazione più rapida rispetto a imidacloprid, con effetti positivi che si sono protratti anche nell'anno successivo. L'efficacia del fungicida per la lotta a G. aesculi non è stata chiaramente dimostrata. La completa cicatrizzazione dei fori è stata verificata, nella maggioranza delle piante, soltanto nell'ottobre dell'anno successivo all'intervento
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