The glasshouse cultivation in soilless culture of a "Carambole" rose variety from own-root cuttings and micropropagated plants [in Mediterranean environment]
1992
Carletti, M.G. | Leoni, S. | Pisanu, B. | Grudina, R. (Centro Regionale Agrario Sperimentale, Cagliari (Italy))
英语. Two soilless culture experiments were established on a "Carambole" rose variety, one from own-rooted rose plants, the other from micropopagated plants, in an iron and glass house in a farm in Southern Sardinia belonging to the Centro Regionale Agrario Sperimentale. The objectives of the two experiments were: to evaluate the adaptability of the "Carambole" rose to soiless culture in the Mediterranean environment on substrates contained in polyethylene bags and fertilized with a nutritive solution; and to identify the most suitable substrates as far as regards both production and quality. The following substrates were compared: pine bark, perlite, marc and rock wool. The daily quantity of fertilizer was determined according to the Potential Evapotranspiration calculated on total radiation. In view of the different phases of the biological cycle of the plants, the fertilizer was administered in different proportions (from 1:300 to 1:200). The "Carambole" rose variety, both from own-rooted rose plants and from micropropagated plants, has shown a great adaptability to the method of culture. The yields were never affected by the different inert substrates. During the first year the self-rooted plants yielded an average of 42.1 stems per m2, 38% of which during winter; while the micropropagated plants yielded 39.9 stems per m2, 28% of which during winter
显示更多 [+] 显示较少 [-]意大利语. In una azienda sperimentale del centro Regionale Agrario Sperimentale, ubicata nella sardegna meridionale, in una serra in ferro e vetro, sono state impiantate due prove di coltivazione su substrati inerti, utilizzando piante di rosa della varieta' "Carambole", provenienti da colture meristematiche e talee autoradicate. In entambe le prove gli scopi previsti erano: la verifica dalla adattabilita' della rosa "Carambole" alla coltivazione, in ambiente mediterraneo, su substrati inerti contenuti in sacchetti di polietilene, fertilizzati con una soluzione nutritiva "a perdere"; la identificazione, tra i substrati saggiati, di quelli piu' rispondenti sotto il profilo produttivo e qualitativo delle rose. Sono stati messi a confronto: corteccia di pino, perlite, vinacce e lana di roccia. La quantita' di soluzione fertilizzante da erogare giornalmente e' stata determinata sulla base dell'ETP, calcolata sulla radiazione globale. In funzione delle diverse fasi del ciclo biologico delle piante sono state somministrate soluzioni fertilizzanti a diverse concentrazioni. La coltivazione su diversi substrati inerti non ha in nessun caso influenzato la produttivita' delle colture. Nel primo anno di coltivazione le piante autoradicate hanno consentito una resa di 43.98 steli recisi per m2 sulla corteccia di pino, mentre le piante di origine meristematica hanno prodotto 40.44 steli per m2 sul substrato di lana di roccia
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