[Effect of nitrogen and calcium fertilization on yield and quality of kiwi fruit fruits [Emilia Romagna]]
1997
Scudellari, D. (Centro Ricerche Produzioni Vegetali, Cesena, Forli' (Italy)) | Spada, G. (Apo Conerbo, Bologna (Italy)) | Tagliavini, M. | Zavalloni, C. | Marangoni, B. (Bologna Univ. (Italy). Dipartimento di Colture Arboree) | Ponti, I. (Regione Emilia Romagna, Bologna (Italy). Servizio Fitosanitario)
英语. In a mature kiwifruit orchard located in the Romagna area (Po Valley, Italy), we have performed two separate trials between 1994 and 1996. In trial one, three rates of N supply (50, 150 and 250 kg N/ha) were yearly applied within 10 weeks from bud burst. In trial two, foliar (about 3 kg Ca/ha in total) and soil (9 and 40 kg Ca/ha) applications were performed during vegetative period. In the nitrogen trail, 50 kg N/ha depressed total yield, while 150 kg N/ha and 250 kg N/ha gave similar yield performances. No effects on fruit characteristics in post-harvest due to N fertilisation were found. The applications of calcium both through the canopy and by the soil did not increase the concentration of total Ca, Ca-pectate and Ca soluble in the fruit pulp. Calcium treatments neither affected fruit firmness nor decreased the number of rotten fruits infected by Botrytis cinerea. We speculate that in kiwifruit orchards planted in soils with high Ca levels (more than 3,000 ppm exchangeable Ca) exogenous calcium applications are ineffective for improving Ca nutrition and fruit quality
显示更多 [+] 显示较少 [-]意大利语. In un actinidieto in piena produzione e situato a Faenza (RA), sono state condotte, nel corso del triennio 1994-96, due specifiche sperimentazioni. Nella prova 1 sono stati confrontati 3 livelli di azoto (50, 150 e 250 kg di N/ha), apportati entro le prime 10 settimane dal germogliamento delle piante. Nella prova 2, accanto ad un testimone non trattato, sono stati eseguiti trattamenti fogliari di calcio (1994) ed applicazioni di calcio al terreno tramite la fertirrigazione (1995, 1996). Dalla sperimentazione 1 e' emerso che la dose di azoto pari a 50 kg/ha ha ridotto la produttivita' delle piante, mentre nessuna differenza significativa e' stata rilevata tra 150 N e 250 N. Apporti elevati di azoto non hanno compromesso la qualita' dei frutti durante la frigoconservazione, ne' favorito la presenza di Botrytis cinerea. Le applicazioni di calcio, sia per via fogliare sia in fertirrigazione, non hanno incrementato la concentrazione di Ca totale, Ca pectato e Ca solubile nella polpa dei frutti. Anche la durezza ed il residuo secco rifrattometrico dei frutti non sono stati influenzati dalle applicazioni di calcio; limitata e simile tra le due tesi e' apparsa la presenza di botrite durante la frigoconservazione. I risultati ottenuti mettono in dubbio la validita' tecnica ed economica delle somministrazioni del calcio nei suoli ben dotati di tale elemento (oltre 3,000 ppm di calcio scambiabile), per migliorarne l'assorbimento ed incrementare la qualita' dei frutti
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