Apple proliferation. Spread in Trentino and researches in progress [Malus pumila Mill.]
2002
Vindimian, M.E. (Istituto Agrario Provinciale, San Michele all'Adige, Trento (Italy))
英语. In the report the situation of apple proliferation (AP) in Trentino and the researches in progress are described. The monitoring in the last three years has shown the increase of the disease in Noce valleys. Also other Trentino areas aren't free from AP. The highest number of symptomatic plants is present at the highest altitude. A different susceptibility in the cultivars and rootstocks seems to be present, but it is difficult to understand if this situation, on the contrary, depends on the age of these cv or rootstock sorts. Not rarely, neighbouring trees show symptoms: we found several examples of clear root bridges. We haven't proved the transmission from one plant to the neighbour one yet. In this work the productive evaluation of infected trees, the possibility to find infected dormant scions and the attempts of recovery by warm water thermotherapy are described. We have also confirmed that the new generation of Cacopsylla costalis is able to transmit AP, while we have not found this ability in C. melanoneura
显示更多 [+] 显示较少 [-]意大利语. Nella relazione viene fatto il punto sulla situazione degli scopazzi (AP) in Trentino e sulle ricerche in atto. I monitoraggi effettuati nell'ultimo triennio evidenziano l'aumento di incidenza della malattia nelle valli del Noce. Anche le altre zone frutticole del Trentino non sono esenti dalla malattia. Si riscontra un maggior numero di piante sintomatiche ad elevata altitudine. Sembra esserci una diversa suscettibilita' legata alla varieta' e al portinnesto, con una maggior presenza di AP su Renetta del Canada e portinnesti forti, ma e' difficile stabilire se questo non dipenda piuttosto dalla generale maggiore eta' di queste piante. Negli impianti di qualche anno d'eta' si riscontrano spesso piante adiacenti con sintomi. Si e' accertato che esistono numerosi casi di innesti radicali, con chiara connessione anche all'osservazione istologica. Rimane da dimostrare la possibilita' di trasmissione del fitoplasma da una pianta all'altra. Viene inoltre sintetizzato il lavoro volto a valutare la produttivita' delle piante infette, le prove per verificare la presenza di fitoplasmi in materiale vivaistico prelevato d'inverno e le prove di termoterapia per il risanamento. Viene inoltre confermata la capacita' vettrice di Cacopsylla costalis di nuova generazione, mentre non si e' riusciti ad evidenziare ad oggi la capacita' vettrice di C. melanoneura
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